Bando Cura VdA, undici i progetti approvati

Ridurre in Valle d’Aosta i disagi sociali collegati alla diffusione del virus COVID-19 e alle restrizioni connesse con le misure per il contrasto e il contenimento del suo diffondersi, nonché accompagnare il processo faticoso e progressivo di ritorno a una vita normale: questi gli obiettivi del Bando Cura VdA, promosso dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta insieme a CSV Coordinamento Solidarietà della Valle d’Aosta, Caritas Diocesana, Forum del Terzo Tettore, i Lions Club Aosta-Host e Mont Blanc.

Il bando, dedicato a soggetti del Terzo settore, cooperative e associazioni di volontariato in particolare, si è chiuso con l’approvazione di undici progetti, diversi dei quali già avviati, per un finanziamento che ammonta a 54mila euro.

In una prima fase, i progetti approvati sono stati divisi in quattro aree di intervento.

Per l’infanzia, il progetto dei Volontari del soccorso di Donnas prevede l’acquisto e la distribuzione di omogeneizzati, pannolini, creme e latte per neonati. Laboratori di ascolto creativo attraverso l’uso di attività espressive a distanza e progetti educativi per bambini e famiglie d’ispirazione montessoriana sono invece al centro dei progetti, rispettivamente, della Cooperativa Leone Rosso e della Cooperativa Sociale Montessori in Valle. L’associazione Uniendo Raices, infine, propone la promozione di esperienze di dialogo a distanza intergenerazionali e multiculturali con la mediazione di strumenti telematici, in un’ottica di inclusione e di crescita del senso di appartenenza a una comunità coesa e fatta di differenze.

La seconda area d’intervento è dedicata all’aiuto a domicilio integrato, tra fornitura di beni essenziali come i farmaci, e strumenti di contatto e di vicinanza alle persone sole attraverso interventi di ascolto (associazione Tutti uniti per Ylenia), fino a sostenere esperienze di co-housing tra giovani lavoratori stagionali attualmente privi di lavoro ma disponibili a restituire l’aiuto economico attraverso la costituzione di una banca ore per attività a rilevanza sociale (ENAIP Vda).

Il progetto dell’associazione Dora è dedicato alle donne valdostane e ad una raccolta delle loro memorie durante la pandemia: pensieri e immagini sulla gestione a casa dei figli minori, sulla vita anziana in solitudine, sul telelavoro e l’insegnamento a distanza sulle esperienze in trincea in ospedale e nei servizi essenziali.

La Cooperativa Noi e gli Altri, infine, fornirà pasti caldi a quella fascia della popolazione che non beneficia dei servizi comunali e che, in questo momento, non può cucinare per sé e per i suoi familiari in autonomia.

Nella seconda finestra del bando sono stati tre i progetti approvati. L’associazione di promozione sociale Savoir&Faire Vd’A vuole prendersi cura delle assistenti personali, che stanno vivendo anch’esse un momento di fragilità lontane dalle proprie famiglie e senza lavoro e necessitano di supporto psicologico ed aiuto nel reinserimento lavorativo.

Aiutare i ragazzi delle comunità di minori nella loro attività di didattica a distanza attraverso il reintegro di educatori attualmente in cassa integrazione: è questo l’obiettivo del progetto proposto dalla società cooperativa sociale La Libellula. Replicante Teatro, infine, avvierà un laboratorio di scrittura online dedicato alle persone con disabilità per creare un diario collettivo con le testimonianze del periodo che stiamo vivendo e non cedere alla solitudine.

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