Il CSV e le associazioni chiedono chiarezza sulle vaccinazioni per caregiver e familiari di persone disabili

A seguito delle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 10 marzo scorso, gli ordini di priorità delle categorie di persone da vaccinare sono stati finalmente chiariti. Le tabelle della categoria 1 “Elevata fragilità” indicano nel dettaglio specifiche patologie valutate come particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a COVID-19. Per i disabili gravi di cui all’art.3 comma 3 della legge 104/1992 l’indicazione è di vaccinare anche familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto.

Ora che i principi sono stati impartiti, le associazioni valdostane di riferimento per la difesa dei diritti delle persone disabili chiedono cosa ne sia della loro attuazione e come si stia organizzando il sistema sanitario regionale per adempiere a tali indicazioni

Nonostante il riconoscimento a livello nazionale delle vulnerabilità specifiche cui sono sottoposti i nuclei familiari con soggetti disabili, risultato di una forte mobilitazione del mondo associativo, nessuna convocazione risulta ad oggi pervenuta. Le sollecitazioni delle associazioni sembrano finora cadute nel vuoto ma la loro azione continua per vegliare che si passi dalle parole ai fatti.

All’appello delle dodici associazioni (LEGA ITALIANA FIBROSI CISTICA VALLE D’AOSTA ODV (L.I.F.C. VDA ODV), ASSOCIAZIONE LA CASA DI SABBIA ONLUS, ASSOCIAZIONE DIABETICI VALLE D’AOSTA (A.D.V.A.), ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALL’ICTUS CEREBRALE (A.L.I.C.E). , ASSOCIAZIONE PARKINSON VALLE D’AOSTA (A.P.V.D.A.), ASSOCIAZIONE VALDOSTANA LARINGECTOMIZZATI (A.V.L.A.R.), ASSOCIAZIONE SAVOIR & FAIRE APS, ASSOCIAZIONE PARENT PROJECT, ASSOCIAZIONE TUTTI UNITI PER YLENIA, ASSOCIAZIONE VIOLA ONLUS, ASSOCIAZIONE LA PETITE FERME DU BONHEUR APS, ASSOCIAZIONE Di.A.PSI APS) aderisce anche il CSV: “La loro battaglia è anche la nostra – dice Claudio Latino, presidente del CSV. Le difficoltà che la comunità sta vivendo in questo periodo si fanno sentire in maniera ancora maggiore per le persone disabili, le loro famiglie e chi si occupa di loro. È fondamentale che queste situazioni di fragilità non vengano lasciate indietro e che si faccia il possibile per proteggerle dal Covid-19 attraverso la vaccinazione di familiari e caregiver. Ci auguriamo che arrivino presto delle risposte”.

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