“La casa di sabbia” riconosciuto come ente legittimato ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio scorso il comunicato dell’avvenuta pubblicazione sui siti istituzionali della Presidenza del Consiglio del Ministri: www.governo.it – sezione «Pubblicità legale» e dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità http://disabilita.governo.it – sezione «Avvisi e Bandi», il testo integrale del decreto 3 febbraio 2022, con il quale sono stati approvati gli elenchi di riconoscimento e conferma delle associazioni e degli enti legittimati ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni, ed i relativi allegati.

L’associazione La casa di sabbia (www.lacasadisabbia.org) è il primo ente valdostano ad essere entrato nell’elenco. Con questo Decreto La Casa di sabbia ONLUS, a termine di un procedimento iniziato ad aprile dell’anno scorso, è stata inserita nell’elenco delle associazioni previsto dall’art. 4 della Legge 1 marzo 2006, n. 67 (Misure per la tutela giurisdizionale delle persone con disabilità vittime di discriminazioni) e potrà quindi agire in giudizio avverso gli atti ed i comportamenti discriminatori, diretti e indiretti, in pregiudizio delle persone con disabilità e ricorrere in sede di giurisdizione amministrativa per l’annullamento di atti lesivi degli interessi delle stesse persone con disabilità.

Con il DPCM 2 dicembre 2020 vengono definiti i requisiti per il riconoscimento dell’autorizzazione ad agire, da parte di associazioni ed enti, in nome e per conto dei soggetti che sono stati oggetto di discriminazione.

I requisiti per gli enti e le associazioni sono:

  1. essere costituito per atto pubblico o scrittura privata autenticata ed essere effettivamente operante da almeno tre anni.
  2. essere in possesso di un o statuto che sancisca un ordinamento a base democratica e che preveda come scopo esclusivo o preminente la promozione della parità di trattamento e della tutela dei diritti delle persone con disabilità, oppure il contrasto a fenomeni di discriminazione, senza fini di lucro.
  3. non aver riportato condanne, ancorché non definitive, o l’applicazione di pena concordata per delitti non colposi, salva riabilitazione, con riferimento al rappresentante legale.
  4. non essere stato dichiarato fallito o insolvente, salva riabilitazione, con riferimento al rappresentante legale.
  5. non rivestire la qualifica di imprenditore o di amministratore di imprese di produzione e servizi in qualsiasi forma costituite, per gli stessi settori in cui opera l’associazione o l’ente, con riferimento al rappresentante legale.

La domanda di riconoscimento va compilata sul modello allegato A, e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente.

La domanda va quindi inviata all’indirizzo ufficio.disabilita@pec.governo.it entro il 31 dicembre di ogni anno.

Alla domanda va allegato:

  1. copia dell’atto costituivo e dello statuto o dell’accordo tra gli aderenti, formalizzato con scrittura privata autenticata.
  2. una relazione sull’attività svolta nell’ultimo triennio anche con riferimento alle risorse finanziarie impiegate e ui programmi che si intendono realizzare nell’anno successivo a quello di presentazione della domanda.
  3. copia degli ultimi due bilanci o degli ultimi due resoconti economici approvati.
  4. indicazione del numero degli iscritti, aggiornato alla data di presentazione della domanda, con l’indicazione delle quote versate direttamente all’associazione o all’ente per gli scopi statuari, e l’elenco nominativo di coloro che ricoprono le cariche associative.
  5. autodichiarazione del rappresentante legale sull’assenza di condanne, ancorché non definitive o di applicazione di pena concordata per delitti non colposi, salvo che sia intervenuta riabilitazione.
  6. autodichiarazione del legale rappresentante di non essere stato dichiarato fallito o insolvente, salvo che sia intervenuta riabilitazione.
  7. autodichiarazione del legale rappresentante di non rivestire la qualifica di imprenditore o di amministratore di imprese di produzione e servizi in qualsiasi forma  costituite, per gli stessi settori in cui opera l’associazione o l’ente.
  8. copia del documento di identità del legale rappresentante.

L’esame delle domande è affidato all’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, che procede con cadenza annuale all’istruttoria delle domande pervenute e alla redazione di un elenco delle associazioni e degli enti che sarà approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Ogni due anni le associazioni e gli enti inclusi nell’elenco approvato chiedono la conferma del riconoscimento della legittimazione ad agire compilando l’allegato B.

In via transitoria restano validi il riconoscimento e la conferma delle associazioni e degli enti disposti con il DPCM 2 ottobre 2015. Le domande presentate successivamente al DPCM 2 ottobre 2015 sono ripresentate ai sensi delle procedure stabilite con il DPCM 2 dicembre 2020.

newsletter
news

“Conto termico 3.0”, al via la consultazione per estendere il beneficio al Terzo settore

23 Aprile 2024

Anche il CSV e il volontariato valdostano protagonisti al Cactus Film Festival

24 Aprile 2024

Chiusura uffici CSV

23 Aprile 2024

Uniendo Raices presenta il libro “Il Fuco non muore”

23 Aprile 2024

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Novità, aggiornamenti e curiosità dal mondo csv

Informativa sulla privacy ed esprimo il mio consenso per il trattamento dei dati per le finalità elencate