L’associazione Autonomies Biens Communs Vallée d’Aoste organizza l’École du Village

L’Associazione Autonomie Biens Communs Vallée d’Aoste organizza un ciclo di incontri formativi gratuiti che ha voluto chiamare École du village – Insieme per un’autonomia partecipata.

«Nel corso degli ultimi anni abbiamo registrato una crescente richiesta di informazione e dibattito sui temi fondamentali che riguardano l’attualità e il futuro della comunità valdostana – spiega la presidente Sylvie Chaussod -. Con la quasi totale scomparsa della stampa periodica politica e con la sempre minore capacità dei partiti e dei movimenti politici regionali di essere luoghi aperti di dibattito e di formazione, ci sembra necessario promuovere un sistema di formazione continua che permetta a tutti un aggiornamento e un approfondimento sui temi di attualità. La crescente diffusione delle comunicazioni attraverso i social network appare spesso più orientata ad azioni di propaganda che a scopi di discussione e di vero ed aperto confronto.
In coerenza con lo spirito della nostra associazione ABC, autonomie, beni comuni – Valle d’Aosta, la cui vocazione è promuovere la cultura dell’autonomia e dei beni comuni e rendere la conoscenza accessibile a tutti, intendiamo rendere un servizio di formazione civica partecipata per tutti i valdostani
».

Il calendario si compone di sei appuntamenti, tutti con inizio alle ore 17.30 e della durata di 90 minuti:

11 aprile 2023 La crisi delle istituzioni valdostane – Roberto Louvin 

18 aprile 2023 A che cosa serve una zona franca – Nicole Zemoz

2 maggio 2023 Il bosco tra ambiente, economia e loisirs – Elena Pittana 

23 maggio 2023  Avremo ancora chiare fresche e dolci acque? – Mauro Bassignana 

6 giugno 2023 Connessi o isolati? La questione dei nostri trafori – Paolo Di Nicuolo 

20 giugno 2023 Economia sociale e terzo settore in Valle d’Aosta – Patrik Vesan 

L’incontro del 2 maggio 2023 riguarda: 

Il bosco tra ambiente, economia e loisirs

Che cosa è un “bosco”?
Un famoso professore di selvicoltura all’Università direbbe che la risposta esatta è “dipende”….
Perché fornire una definizione di bosco, descrivere a quali funzioni assolve, quali valori rappresenta è assolutamente complesso. Non esistono risposte assolute ma possono esserci diverse chiavi di lettura per “leggere” il bosco, analizzarne il suo rapporto con il territorio e le popolazioni che lo abitano, guardare ai nostri boschi in un contesto locale e globale, conoscere le dinamiche evolutive e la loro gestione.
Durante l’incontro si forniranno alcune di queste chiavi di lettura per conoscere i boschi che ci circondano senza trascurare il contesto storico da cui scaturiscono e le nuove funzioni a cui tendere, in un panorama di criticità climatica sempre più repentino.
Si analizzerà l’evoluzione del panorama normativo in materia di tutela e gestione della risorsa forestale a scala regionale e non solo, in un’ottica di sostenibilità ambientale e di professionalizzazione delle risorse umane che operano in bosco.

Il 23 maggio 2023 il tema sarà il seguente:

Avremo ancora chiare, fresche e dolci acque?

In Valle d’Aosta, regione caratterizzata da un clima estremamente asciutto, l’acqua ad uso irriguo è una risorsa vitale e limitata. Da sempre, è stata utilizzata con attenzione, grazie a modalità di gestione definite e regolate in modo comunitario da associazioni di agricoltori che hanno dato origine, nel corso del tempo, agli attuali consorzi irrigui e di miglioramento fondiario. 
Nell’incontro si tratterà del ruolo che l’acqua svolge nell’agricoltura della Valle d’Aosta, orientata prevalentemente all’allevamento bovino di tipo estensivo e caratterizzata dalla presenza dominante dei prati e dei pascoli permanenti, e delle funzioni non solo produttive che ne costituiscono l’inseparabile corollario. Nella nostra regione, infatti, oltre all’incremento delle produzioni, l’uso agricolo dell’acqua fornisce un insieme di esternalità positive quali, a titolo di esempio, la regimazione dei deflussi sui versanti connessa alla manutenzione del reticolo irriguo, la salvaguardia della biodiversità e del paesaggio, la conservazione del valore naturale, ricreativo e turistico del territorio. Verranno trattati, inoltre, aspetti strettamente connessi, quali l’esame dell’impronta ecologica dei sistemi di produzione agricola intensivi ed estensivi, le conseguenze dell’abbandono delle attività agricole sul territorio, le problematiche derivanti dal cambiamento climatico in atto e le opzioni di carattere tecnico, organizzativo e gestionale che possono essere delineate per farvi fronte.

L’11 aprile si è parlato dunque di crisi delle istituzioni:

La forma di governo della Regione Valle d’Aosta è ancora identica a quella che l’Assemblea costituente progettò per tutte le Regioni negli anni 1946-1947, sul modello delle leggi comunali e provinciali del primo Novecento del Regno d’Italia. Questa struttura, che prevede un sistema ‘parlamentare’ in cui il corpo elettorale elegge il Consiglio e quest’ultimo elegge a sua volta elegge il Presidente della Regione e la Giunta, ha dimostrato una buona efficienza fino ai primi anni Duemila, quando hanno iniziato a manifestarsi i sintomi di una crescente instabilità e la difficoltà ad assicurare continuità alle politiche. Il moltiplicarsi dei segnali di perturbazione nello svolgimento normale della vita politico-amministrativa ci obbliga ad una seria riflessione. Di fronte all’allargarsi di fenomeni come la disaffezione del corpo elettorale, l’incomprensione e il disorientamento pubblico rispetto alle strategie di governo, i ritardi amministrativi e i cambiamenti parossistici di appartenenza alle formazioni politiche e ai gruppi consiliari occorre uscire dal semplice richiamo a formule semplicistiche. L’incontro si propone di dare una risposta tecnica a queste domande: – Quali sono le cause sociali, politiche e normative del profondo ‘disagio istituzionale’ dell’autonomia valdostana di oggi? – Come hanno reagito di fronte a fenomeni analoghi le altre autonomie regionali italiane, il livello degli enti locali e altri regimi politici? – Perché i correttivi finora introdotti – come i premi di maggioranza nelle elezioni e la procedura di sfiducia costruttiva – non hanno sortito gli effetti sperati? – In quale rapporto stanno veramente gli istituti di democrazia diretta, che hanno recentemente a loro volta evidenziato carenze nel loro funzionamento, con la possibile stabilizzazione dell’esecutivo regionale?

Il tema sarà sviluppato da Roberto Louvin, professore associato di diritto pubblico comparato all’Università di Trieste e avvocato, è autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla Valle d’Aosta e sulle sue istituzioni fra cui Valle d’Aosta, genesi, attualità e prospettive di un ordinamento autonomo (1997) ed è co-curatore del volume Lineamenti di diritto costituzionale della Regione Valle d’Aosta (2020). È stato presidente della Regione e del Consiglio regionale e della Commissione paritetica Stato-Regione.

Gli appuntamenti potranno essere seguiti, in presenza, al Csv di Aosta, sino al raggiungimento della capienza di 60 posti. Oppure potranno essere seguiti su piattaforma zoom, sino a un massimo di 100 posti. L’iscrizione è obbligatoria e deve essere effettuata compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito https://autonomiebenicomuni.eu/1501-2/

Gli incontri saranno diffusi in live streaming su www.bobine.tv, dove resteranno disponibili le registrazioni.

Gli interessati potranno ricevere un attestato di partecipazione.

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